lunedì 6 dicembre 2010

Qual è l'alternativa all'inquinamento degli inceneritori?

La distribuzione di prodotti sfusioffre risparmi ai consumatori e consente di ridurre notevolmente i rifiuti urbani.
Esistono già da tempo modalità alternative di gestione dei rifiuti rispetto all'incenerimento (erroneamente e scorrettamente chiamato anche termovalorizzazione, un termine che andrebbe cancellato). Sono metodi alternativi usati con successo in molte nazioni europee e non solo. Il primo principio è questo: il rifiuto più facilmente smaltibile è quello che non viene prodotto.

Il primo passo quindi è la RIDUZIONE dei rifiuti nella produzione industriale come ha fatto l'amministrazione di Berlino che in sei mesi ha ridotto i rifiuti del 50% limitando o scoraggiando l'uso di:
  • Imballaggi
  • Sacchetti da shopping
  • Prodotti usa e getta
  • Confezioni inutili
  • Riuso e riutilizzo dei materiali
Un altro canale di risuzione dei rifiuti è rappresentato dall'uso dei prodotti alla spina e sfusi:
  • Detersivi
  • Olio
  • Vino
  • Acqua
  • Pasta
  • Riso
  • Legumi
  • Cibo secco in genere
La riduzione degli imballaggi, l'utilizzo di prodotti usa e getta e l'eliminazione di confezioni inutili porta un'immediata riduzione dei rifiuti, come avviene in Piemonte (clicca sull'immagine per vedere la testimonianza filmata oppure vai su YouTube)


In una efficace strategia di gestione dei rifiuti è inoltre necessario incentivare il vuoto a rendere, come avviene con grande successo in tutto il Nord Europa, non solo per il vetro ma per materiali di genere più ampio. Con il vuoto a rendere ogni bottiglia viene riutilizzata molte volte.

Il rifiuto umido: fonte di compost per l'agricoltura e, in casa, compost gratuito per le piante da giardino
Le parti di rifiuto umido (che rappresentano da sole il 30-40% dei rifiuti totali) vanno trattate attraverso il COMPOSTAGGIO che ne permette la trasformazione biologica in ottimo concime riutilizzabile nell'agricoltura.
Il compostaggio effettuato correttamente non è complicato e NON crea odori. Inoltre riduce la massa del rifiuto, trasformandolo in terriccio. Può essere effettuato agevolmente anche in casa. Semplicemente mettendo fondi di caffè e scarti di verdura in una cassetta di legno (no pane e prodotti animali) e rimescolando ogni tanto nel giro di qualche mese si ottiene humus per le piante, riducendo la quantità di rifiuti domestici prodotti in casa. Se si dispone di un giardino o di un ampio terrazzo si può fare compost in modo anche più articolato, in genere senza problemi di odori.

Il rifiuto secco diventa facilmente riciclabile.
I restanti rifiuti secchi che vengono comunque prodotti possono essere riciclati attraverso la raccolta porta a porta come nel caso di Capannori, Seravezza, Porcari e Montecarlo in provincia di Lucca.  La raccolta porta a porta, insieme al compostaggio, ha portato a un riciclo totale dei rifiuti vicino o superiore dell'80%.

La raccolta porta a porta prevede un'educazione al riciclaggio, una separazione all'origine dei rifiuti e l'eliminazione dei cassonetti dalle strade, ricettacoli di ogni tipo di rifiuti e maleodoranti in caso di ritardo nella raccolta.

Per eliminare gli inceneritori e ridurre i rifiuti occorre quindi agire su tre fronti:
  1. Ridurre i rifiuti all'origine (meno imballaggi, meno usa e getta)
  2. Incentivare il compost (utile per giardini e agricoltura)
  3. Incentivare il riciclaggio della frazione secca (carta, vetro, metalli, plastica e legno diventano risorse)
Il tutto comporta anche vantaggi per l'occupazione.

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