martedì 22 novembre 2011

L’impianto a biomasse di Bicchio è un inceneritore travestito?


L’impianto a biomasse di Bicchio
può avere dei benefici per SEA, ma non
deve andare a discapito dell’ambiente.

L’Italia dei Valori
nell’esprimere la propria contrarieta’ all’impianto a biomasse di Bicchio
evidenzia non poche perplessità in merito alla proposta presentata da SEA .
La Provincia di Lucca, con la delibera sui rifiuti zero approvata di recente, ha posto come obiettivo la chiusura definitiva dei due inceneritori,quello di Falascaia in Versilia e quello di Belvedere in Garfagnana, valutando anche i danni alla salute
provocati dai fumi che scaricano nell’atmosfera .
Al di la dei dubbi sull’approvvigionamento costante delle biomasse per le 15.000
tonnellate annue necessarie al suo funzionamento, siamo preoccupati ritenendo che il modo peggiore per utilizzarle sia incenerendole.
A tutti gli effetti comunque riteniamo che l'impianto sia un inceneritore per la pericolosità del rilascio dei fumi, (è recente la chiusura dell’inceneritore di Falascaia a Pietrasanta per inquinamento da diossina).
In questa situazione si dovrebbe avere la certezza che la situazione esistente dell'aria sia migliore prima delle autorizzazioni, dell’insediamento dell’impianto stesso ,per non mettere in pericolo la salute degli abitanti della zona . La mancanza di un coinvolgimento della popolazione fin dall’inizio da parte di SEA e del comune di Viareggio, non agevola la discussione sull’opportunità e la convenienza per la collettività di questo insediamento .
A questo punto dell’iter autorizzativo vigileremo dunque affinchè la Provincia, nel
rilasciare le autorizzazioni agli scarichi dei fumi necessarie
per quelle dimensioni, ( circa 3 MW termici), valuti con scrupolo la possibilità di un aggravio degli inquinanti nell’intorno dell’impianto stesso e metta in opera tutte le azioni conseguenti per contrastarlo .
Da parte nostra crediamo che la costruzione di un impianto di questa dimensione non sia compatibile con un territorio in buona parte già compromesso per la qualità dell’aria e non sia nemmeno efficiente per la produzione prevalente di energia elettrica ,insomma crediamo che non risolva i problemi della zona ma li aggravi.

Italia Dei Valori

mercoledì 16 novembre 2011

Rifiuti zero a Lucca, convegno 19 novembre a Pietrasanta


Co.As.Ver. Coordinamento  delle associazioni e dei comitati versiliesi e il Coordinamento Rifiuti Zero Toscana Costa, in collaborazione col Comune di Pietrasanta, sabato 19 novembre 2011, invitano a partecipare  a questo convegno dedicato agli amministratori, ai tecnici e ai cittadini:

LA NUOVA STRATEGIA PER LA PROVINCIA DI LUCCA
RIFIUTI ZERO – ISTRUZIONI PER L’USO
Convegno d’approfondimento sulla nuova gestione dei rifiuti della Versilia.
Sala riunioni della Croce Verde, in Via Capriglia 5,  Pietrasanta, ore 9.30
19 novembre 2011


Enzo Favoino  (Scuola Agraria del Parco di Monza)
L’ottimizzazione della RD, ed accenni sulla TIA
La riconversione dell’impianto di Pioppogatto
L’impiantistica a freddo
Enzo Scalia  (Interseroh ISR Italia)
Il mercato delle materie seconde
Il recupero di materia dal RUR
Rossano Ercolini  (Centro Ricerca Rifiuti Zero)
Criticità e opportunità nell’attuazione dei 10 passi verso rifiuti zero in provincia di Lucca, l’importanza dell’analisi del RUR e la riprogettazione del sistema.
Approfondimento sul Centro di Ricerca
Il centro di Riuso di Capannori.